Anello a forma di cartiglio - Terzo periodo intermedio (1069-664 a.C. circa).
Questo anello in faïence reca la forma del cartiglio, ovvero la “cornice” all’interno del quale venivano usualmente iscritti i nomi dei sovrani egizi; il cartiglio stesso è la rappresentazione di un anello-šn il cui segno (𓍶) nel sistema di scrittura geroglifico era determinativo del verbo šnj (sheni) “circondare” o del sostantivo šnw (shenu)“anello, cerchio”.
Inizialmente il segno aveva una forma circolare che con il passare delle epoche si è progressivamente allungata per ragioni di praticità.
Nel suo essere forma chiusa e circolare, l’anello-šn richiama indubbiamente una funzione magico-protettiva, cui si affianca anche l’idea che tale circolarità potesse in qualche modo evocare una continuità eterna; il fatto che venisse riprodotto su oggetti come questo, fa pensare che gli stessi fossero utilizzati come amuleti, inseriti pertanto in un contesto magico-rituale.
All’interno dell'anello-cartiglio è contenuta in questa iscrizione:
Mw.t wr.t nb.[t] jšrw
“Mut, la grande, signora dell’Isheru”.
Isheru è il nome del lago sacro a forma di mezzaluna presente nella parte del complesso templare di Karnak consacrato alla dea.
L’oggetto è esposto alla mostra "Sotto il Cielo di Nut. Egitto Divino" visitabile presso il Museo Archeologico di Milano.
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