Frammento di stele magica lignea - Egitto, Età Tarda (664-332 a.C.).
Esposta alla mostra "Sotto il Cielo di Nut. Egitto Divino" e conservata al Museo Archeologico di Milano questa stele alta circa 10 cm rappresenta differenti segni geroglifici disposti in 7 file orizzontali: alcuni raffigurano divinità, altri animali.
Sulla faccia posteriore è inciso un occhio-udjat 𓂀.
Purtroppo si è conservata solo in parte ma dai segni riportati su di essa si desume che si tratti di un oggetto utilizzato per rituali di natura magica; il testo non è traducibile ma rispecchia la credenza che gli antichi Egizi avevano dei geroglifici: ai loro occhi infatti ogni immagine era un essere vivente, che godeva di una propria efficacia e potere evocativo, al punto che talvolta leoni, serpenti o coccodrilli venivano tagliati in due o trafitti da una lancia o ancora eliminati del tutto, per evitare che nuocessero; è possibile che questa sia la ragione della cancellatura che si trova in corrispondenza della sesta riga.
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