Questa tipologia di oggetti, provenienti dalle necropoli dell’antico Egitto, hanno una dimensione che va dai 10 ai 15 cm di lunghezza / 7 di diametro e sono attestati a partire dal Medio Regno (XI dinastia - 2040 a.C. circa) fino all’Età Tarda (XXVI dinastia - 664-525 a.C. circa).
Il loro uso a scopo decorativo è testimoniato da alcuni affreschi che rappresentano i coni disposti in file ed inseriti sopra l’architrave all’ingresso delle tombe tebane, dal Nuovo Regno in avanti.
Durante questo periodo sulla parte piatta del cono era presente un’iscrizione che, come in questo caso, riportava il nome del proprietario e la sua titolatura:
ImAxy xr Wsjr sš jmy-r AHwt Nb-mHyt
“Onorato da Osiride, lo scriba del soprintendente ai campi, Neb-mehyt”
I coni più antichi (Medio Regno) erano invece anepigrafi e soltanto pochi esemplari sono giunti a noi, rispetto a quelli con un’iscrizione impressa.
La loro funzione non è comunque ancora chiara e sono state fornite diverse interpretazioni dei coni, non solo come elementi decorativi ma anche come stampi/sigilli, oggetti simbolici (connessi con il culto solare, probabilmente in virtù dell’orientamento verso est delle tombe) oppure anche come offerte di pane.
L'oggetto è esposto alla mostra "Storie d'Egitto" presso i Musei Civici di Modena.
Bibliografia:
- Storie d'Egitto. La riscoperta della raccolta egiziana del Museo Civico di Modena, a cura di Cristiana Zanasi, 2019.
- Goddard H., Examination and Interpretation of the Egyptian Funerary cones in the collection of the Oriental Museum, Durham MA Archaeology Dissertation, 2012.
- Bellucci N., La storia della collezione egizia del Museo Archeologico Civico di Modena. Indagini circa le vicende formative e la consistenza attuale, Canterano, 2018.
- Daressy G., Recueil de cones funeraires, in Mémoires publiés par les membres de la mission archéologique Française au Caire, 8, 1892.
- Fanfoni-Bongrani, La collezione egizia del museo di Modena, in Oriens Antiquus 11, 1972.
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